17.10.2017 - Cade il primo diaframma del tunnel dell’Albula

17.10.2017 - Cade il primo diaframma del tunnel dell’Albula -

Con la caduta del diaframma verso la caverna, la Ferrovia retica (FR) ha raggiunto un’ulteriore importante pietra miliare nella realizzazione del nuovo tunnel dell’Albula. Martedì 17 ottobre 2017, la squadra di avanzamento di Preda ha perforato l’ultimo diaframma roccioso che la separava dalla caverna. In tal modo, è stata superata la zona geologicamente più delicata del massiccio montuoso. Dall’inizio dei lavori alla fine di agosto 2015, è stato scavato un buon 50 percento della lunghezza totale della galleria, che è di 5 860 metri. Il diaframma principale del tunnel dell’Albula cadrà presumibilmente nel tardo autunno del 2018.

Il momento culminante è stato raggiunto poco prima di mezzogiorno, quando gli uomini della squadra di avanzamento di Preda hanno consegnato la statua di Santa Barbara, patrona dei minatori, ai colleghi della squadra di Spina. Con la caduta del diaframma verso la caverna si è conclusa la fase più delicata dei lavori di scavo del nuovo tunnel: il superamento della discontinuità geologica denominata «formazione di Raibl». Nel suo discorso, il Direttore di FR Renato Fasciati ha lodato tutte le persone coinvolte nel progetto per il loro eccellente lavoro e le ha ringraziate per l’impegno dimostrato. Alla fine ha augurato a tutti un buon proseguimento dei lavori con il tradizionale «Glück Auf», il saluto dei minatori.

Difficoltà geologiche superate con maestria
Fino a quel momento, il massiccio dell’Albula aveva riservato non pochi problemi ai progettisti ed esecutori materiali della nuova galleria. Accanto alle forti infiltrazioni d’acqua nella cosiddetta «calce dell’Algovia», la sfida maggiore era rappresentata dalla «formazione di Raibl», una discontinuità geologica situata a 1 300 metri dall’inizio del tunnel. Prima di procedere ai lavori di scavo, questo delicato strato roccioso ha dovuto essere congelato per diversi mesi con un complesso procedimento. Proprio a questo scopo è stata realizzata la caverna: partendo da lì la formazione di Raibl è stata raffreddata a -15 gradi su un’area di 60 metri di lunghezza per 17 di diametro, per la durata di nove mesi. Questa corazza di ghiaccio ha permesso alle squadre di perforare i 20 metri di roccia interessati dalla discontinuità geologica. Le pareti del tunnel sono state poi rinforzate con un anello di calcestruzzo dello spessore di 1,20 metri, che contiene una speciale impermeabilizzazione a più strati contro le infiltrazioni d’acqua. Soltanto a quel punto si sono potute rimuovere le apparecchiature utilizzate per il congelamento. Con la caduta del diaframma dalla direzione di Preda, la caverna è adesso integrata nella nuova galleria. Il diaframma principale del tunnel dell’Albula cadrà presumibilmente nel tardo autunno del 2018.